“Mastour troppo responsabilizzato. Suning potenza incredibile”

“Mastour troppo responsabilizzato. Suning potenza incredibile”

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Abbiamo avuto il piacere di intraprendere ottimi discorsi con l’agente FIFA, Antonio Burdi. Questi sono i risultati dell’intervista fatta:

Il mondo dei giovani sta subendo un grossissimo cambiamento rispetto a prima: il rapporto mediatico tra talento e pubblico è esploso, basti pensare al caso Mastour. Cosa ne pensa di questo cambiamento? Quali sono i consigli che un agente può dare per limitare questi fatti?

“Ci sono sia dei pro che dei contro, ovviamente. Per quanto riguarda i pro, sono favorevole che i media parlino maggiormente di giovani. Quanto meno consentono loro una visibilità che purtroppo in Italia il campo non riesce a darli, in quanto poco impiegati. D’altro canto però, penso che la stampa e i mass media in generale dovrebbero porre più attenzione nel non enfatizzare troppo le situazioni o quanto meno dovrebbero porre un tetto minimo all’ età del calciatore prima della quale non procedere ad alcun tipo di pubblicizzazione o menzione. Mastour e’ stato fin troppo riempito di responsabilità e aspettative sin dalla giovane età e questo è stato deleterio per il calciatore.”

Riesce a darci una panoramica sullo stesso marocchino, una sua previsione?

A dir la verità lo sto seguendo poco. Non ne ho idea.

Qual è l’attuale situazione Bari?

La squadra non ha iniziato questo campionato nel migliore dei modi. Nel senso che nonostante un buon gioco espresso non si sono raccolti tanti punti. Sono sicuro però che il Bari riuscirà comunque a fare un campionato di vertice e che prima o poi cambierà rotta abbinando al gioco anche i risultati. La squadra è di assoluta qualità, il mister Stellone di categoria superiore e il Ds Sogliano tra i più grandi veterani ed esperti del calcio italiano. Insomma ci sono tutti i requisiti per puntare in alto.

Quali sono i giovani che possono scoppiare in Serie A?

Kessie dell’Atalanta sicuramente, già sotto la lente d’ingrandimento delle big del nostro calcio. Anche Zampano e Caprari del Pescara per me son calciatori importanti.

Cosa ne pensa della cessione della società da parte di molte squadre della serie A a gruppi cinesi? Serve del capitale fresco per implementare il nostro amato campionato o servono dei progetti a lungo termine?

Per qualsiasi cosa è sempre sbagliato generalizzare. Penso che ogni situazione vada valutata attentamente e con raziocinio affidandosi a consulenti esperti in grado di valutare le solidità economiche e finanziarie dei potenziali acquisitori. Io sono favorevole a questi tipi di investitori perché garantiscono sicuramente una crescita ai club e di conseguenza a tutto il sistema calcio italiano. Certo siamo giunti all’epoca della globalizzazione vera e propria. Mi spiego meglio. Nel caso dell’Inter per esempio, il Suning Group, e’ una vera e propria holding, un colosso di dimensioni spaventose, specializzata nell’elettrodomestica ma operante anche in settori come lo sport, l’elettronica, il cinema ecc. È ovvio , e chi ha studiato economia come me lo sa bene, che l’obiettivo principale di un colosso di queste dimensioni e’ quello di valorizzare il proprio brand (in questo caso SUNING) mediante acquisizione di altre attività finanziarie, portando dunque a una maggiore visibilità geografica il Gruppo e ciò porta al conseguente implemento del fatturato globale. Ma con ciò non voglio assolutamente dire che l’Inter sia stata acquisita esclusivamente per questo fine, anzi penso che la società nero azzurra attualmente navighi davvero in ottime acque. Il loro potenziale economico è inquantificabile e son sicuro che SUNING porterà l’Inter ad altissimi livelli nei prossimi anni. Spero ci possano essere in futuro anche altri ingressi azionari in altre società. L’importante è che venga fatta estrema attenzione, perché i bluff sono sempre dietro l’angolo.

Infine ci può spiegare quali sono le dinamiche più difficili da affrontare nel suo lavoro? Quali sono i momenti in cui si pensa davvero di smettere e quali invece di maggior incoraggiamento?

“Le difficoltà le incontri tutti i giorni. Dal dirigente incompetente a quello arrogante che pensa di sapere tutto e tu ti trovi costretto ad assecondare. Al genitore del giovane calciatore che ti tiene anche 2 ore e mezza al telefono accusandoti di qualcosa che non hai fatto o che hai fatto male, a causa delle frustrazioni e grosse aspettative per il figlio. Al collega che gioca sporco chiedendo denaro illecitamente a un calciatore che magari tu hai anche scartato perché non idoneo ad entrar a far parte nella tua “scuderia”. Alle società che non ti pagano. E te ne potrei dire altre centinaia. I momenti di maggior incoraggiamento sono per esempio quando hai lavorato tanto tempo per il raggiungimento di un obiettivo è riesci finalmente a conseguirlo. Viceversa, come già detto, le difficoltà le incontri ogni giorno ma d’altro canto sarebbe peggio se non esistessero. Ma io penso che vita non esista la sconfitta. O si vince o si impara. Beh e le difficoltà e le sconfitte servono per imparare, facendone tesoro per essere più preparato qualora l’episodio dovesse ripresentarsi. Rispondendo alla tua domanda, non ho mai pensato di mollare e mai lo farò, perché io vivo per il calcio e per il mio lavoro e senza di esso la mia esistenza ne sarebbe sconvolta.”

Fonte: calciomercato247.it