Il mercato è alle porte, una sessione che muove i suoi passi all’interno di un campionato estremamente equilibrato e ricco di sorprese. Abbiamo fatto il punto della situazione tra Serie A e dilettanti con il giovane agente Fifa Antonio Burdi. Ecco le sue parole ufficiali in esclusiva per tuttocampo.it
“E’ un campionato atipico. La mancanza di pubblico negli stadi, a causa della pandemia, sta rendendo il calcio poco spettacolare”.
Si può parlare, secondo te, di fuga delle milanesi?
“Assolutamente no. Siamo a dicembre e il campionato finisce a maggio. Il Milan sta stupendo tutti facendo un campionato fantastico. Il Milan ha 3-4 giocatori di altissimo livello nelle zone nevralgiche del campo ma reputo la rosa nella sua interezza nettamente inferiore ad almeno altre 3-4 squadre. Però trattasi di una squadra quadrata, che risponde perfettamente ai principi dell’allenatore. Si è creata un alchimia fantastica tra giocatori e allenatore. Nel calcio non sempre la qualità fa la differenza. Non sempre spendere tanti soldi sul mercato ti fa vincere trofei. Il calcio è anche altro per fortuna. E il Milan sta stupendo tutti. L’Inter invece, a detta di molti, ha la rosa più importante del campionato come qualità e si rinforzerà ulteriormente nel mercato di gennaio. L’uscita dalle coppe europee può significare molto consentendo alla squadra di concentrarsi oltre sulla coppa Italia, soprattutto sul campionato”.
Una caduta quella della Juventus che può sapere di resa per il campionato?
“Assolutamente no. Ci vuole molto rispetto per questo club. Nonostante i 10 punti di distacco dalla vetta, non si può dare mai per morta una squadra che ha dominato in Italia negli ultimi 9 anni. Io starei molto attento”.
Mercato: Gomez è appetito dalle milanesi, Eriksen via dall’Inter e Pogba è sempre nel mirino della Juventus, saranno questi i nomi per il mercato invernale o ti aspetti delle sorprese?
“Gómez e’ un giocatore fantastico che amo enormemente. Però per quanto riguarda l’Inter non è funzionale al gioco di conte. Nel 3-5-2 non avrebbe una collocazione ideale. Si verrebbe a creare l’ennesima situazione avuta con Eriksen. Io sono uno dei pochi che difende Conte nella gestione Eriksen. Mi spiego meglio. Il giocatore resta un giocatore importante. Ma si sposa più con un calcio europeo. Non è adatto al calcio italiano e soprattutto non è adatto al gioco di Conte. E’ un trequartista quasi puro che ha bisogno di stare quanto più vicino alla porta e per le sue qualità dovrebbe giocare in quella zona del campo, dietro alle punte. Purtroppo lo ha voluto la società. Non l’allenatore. Sicuramente resta un giocatore importante che semplicemente ha avuto difficoltà di inserimento. Son convinto che all’estero ritornerà il giocatore di una volta.
Sei un profondo conoscitore del calcio dilettantistico come vedi questo calcio?
“E’ un calcio che avrebbe bisogno di enormi aiuti da parte delle leghe professionistiche. Con questa situazione della pandemia non è stato affatto facile gestire questo calcio. Reputo il calcio dilettantistico importantissimo per il sistema in generale. E’ da queste categorie, soprattutto dalla Serie D, che nascono i talenti del futuro. E’ importante che le società facciano sempre di più scouting a questi livelli. E’ importante che ogni società scaglioni a tappeto tutto il territorio nazionale per questa categoria, per arrivare prima di altri su talenti importanti che ci sono”.
“Il settore giovanile e’ il cuore di ogni società. C’è chi lo valorizza e chi meno. Per me è importantissimo in quanto così non solo una società riesci ad autofinanziarsi ma soprattutto getta le basi per un futuro. In Italia la regina indiscussa sul settore giovanile è l’Atalanta. Una realtà studiata all’estero da tanti club. Parliamo di una realtà in grado di assicurare negli anni non solo milioni e milioni di plusvalenze ma anche in grado di lanciare decine di giocatori in prima squadra. E’ un modello fantastico”
Ringraziandoti per la cortesia ti chiedo: che cosa ti auspichi per la ripresa del calcio dilettantistico?